La Musica e il Tempo
- santamariasegreta
- 11 minuti fa
- Tempo di lettura: 1 min
La musica - banalmente - si deve servire del tempo per ovvia necessità, ma in molti casi l'interazione può essere più intensa, più profonda: musica che dona direzione al tempo, lo organizza, oppure lo sospende, o lo frammenta.
La musica di Messiaen ha un rapporto speciale con il tempo, una dimensione in cui non c'è la paura di annoiare, la necessità di attirare, di interessare. Il tempo nella sua musica ha la ricchezza e la confidenza del rapporto con l'eterno, che è al di là del tempo. Ascoltare Messiaen può quindi diventare un'esperienza estremamente pregnante, in forte collegamento con la radice religiosa e mistica della sua produzione, che riesce a parlare a chiunque.
Lunedì 10 novembre a Milano, in Santa Maria Segreta, la presenza della musica di Messiaen era dunque necessaria, visto il tema di questa edizione della rassegna Novecento dell'associazione Noema curata da Giuditta Comerci: Chronos e Kairos.
Abbiamo ascoltato una splendida esecuzione del Quatuor pour la fin du temps di Messiaen, con Marco Giani, clarinetto, Miriam Dal Don, violino, Francesco Parazzoli, violoncello ed Emanuela Piemonti, pianoforte.
Sono rimasto impressionato da come l'acustica della chiesa ha avvolto questo pezzo, donandogli rifrazioni liquide, certamente grazie alla cura con cui i musicisti hanno calibrato ogni scelta in funzione del contesto acustico apparentemente non facile ma in realtà pronto ad accoglierli.
Un'esperienza intima, raccolta, intensa. E ho avuto la netta sensazione che i quattro musicisti, così concentrati, così partecipi, abbiano per primi avvertito che non si stava svolgendo un normale concerto, per quanto ben riuscito, ma qualcosa di più.
***
TEMPS. Olivier Messiaen | Novecento 2025
















Commenti